venerdì 25 aprile 2008

24 aprile




Capita di non ricordarsi dei compleanni degli altri, ma non ricordarsi del proprio è il colmo !!! Per fortuna c'è chi se ne ricorda e allora capita che ti vedi presentare questa "cosa" . Il bello ed il buono ci salveranno ... basta però che non se ne mangi troppo !
Macchiseneimporta ! E' o non è la mia torta di compleanno ?


Crostata al frangipane e frutta fresca

per la pasta frolla: 200 g di burro freddo 200 g di zucchero a velo 4 tuorli + 1 uovo 500 g di farina 00 vaniglia

per il frangipane: 100 g di burro morbido 100 g di zucchero a velo 100 g di farina di mandorle 2 uova 30 g di farina 00

per la crema pasticcera: 400 g di latte intero alta qualità 150 g di zucchero semolato extrafine 100 g di tuorli d’uovo 50 g di maizena vaniglia

frutta fresca per decorare

Preparare la frolla e foderare uno stampo per fare la base della crostata.

Preparare il frangipane mescolando in una ciotola il burro morbido e lo zucchero a velo.

Aggiungere le uova, uno alla volta, la farina di mandorle e la farina 00.

Versare la crema ottenuta sulla base di frolla e cuocere a 175° per 40 minuti circa.

Preparare la crema pasticcera, lasciatela freddare e versatela sulla crostata. Decorare con la frutta fresca ( qui ci sono mirtilli e more) lucidata con un po' di gelatina.

lunedì 24 marzo 2008

Pasquetta e compleanno



Eccola la festeggiata ! A buon diritto decide di assaggiare il dolce che le ho preparato : una base di meringa rivestita leggerissimamente di cioccolato fondente, uno strato di bavarese alla vaniglia e per guarnire, colorare, rallegrare, dei grossi fragoloni ricoperti di cioccolato e violette candite.
E mentre all'interno si svolgeva la prima festa di primavera, fuori c'erano turbini e schizzi di fiocchetti bianchi che danzavano fra i rami di peschi e mandorli in fiore . Bello, tutto molto bello . Persino suggestivo. E forse anche prevedibile a quasi 700 metri di altezza sul mare...
Ma non sarebbe stato meglio , un solo , singolo , pallido e timido raggio di sole?

sabato 22 marzo 2008

Fuori la prima !



Et voila ! Fuori la prima . Non sembra malaccio , anzi. Non vedo l'ora di sentire com'è venuta , ma mi tocca aspettare domani mattina , momento topico della festa di Pasqua nella nostra regione. Per noi la colazione pasquale è stata sempre quasi più importante del pranzo , ricca e varia , con salumi vari e la classica torta di formaggio, uova sode e la coratella d'agnello fatta in padella, poi ovviamente le uova di cioccolata e le pizze dolci. Niente colombe. Per bere c'era la Vernaccia di Cannara , un vino molto rosso e dal gradevole sapore dolce.
Ciao papà, ti ricordi ? eri sempre uno degli ultimi a scendere per la colazione e solo per Pasqua indossavi quella magnifica vestaglia lunga di seta, a righe grige e bordeaux. Tu eri il centro della stanza , tu eri il centro della famiglia, tu eri il centro della mia vita. Ti voglio tanto bene oggi come allora , mio dolcissimo papà.
Ma che mi prende, tu sei sempre con me , anzi sei sempre con noi e anche domani mattina scenderai a fare colazione con la tua splendida vestaglia. Lo so, a te la torta di formaggio non piace, non preoccuparti c'è del buonissimo pane di Strettura.

E questo è il terzo e per quest'anno basta !



Questo è per Arianna, mia figlia. Erano diversi anni che non ne facevo uno solo per lei , ma quest'anno ci voleva proprio e poi ci ho messo una sorpresa speciale che lei di sicuro non s'aspetta. L'ho decorato con le nocciole e le violette candite , non vedo l'ora di vedere che faccia farà.
Ora sto aspettando che le colombe finiscano di lievitare , spero che facciano presto , voglio risistemare la cucina : pare un campo di battaglia !

venerdì 21 marzo 2008

Ed ecco il secondo !




Di ispirazione giapponese, questo uovo di cioccolato bianco è per la figlia di un mio nipote e compie 10 anni . Lei vuole solo cioccolato bianco...

giovedì 20 marzo 2008

E il primo è fatto !













Per questa sera solo le foto, sono troppo stanca, domani metto anche la spiegazione passo passo.

Allora, vediamo di spiegare per chi non l'avesse mai fatto come si fa un uovo di cioccolato.
Innanzi tutto comperare del BUON cioccolato , il gusto sceglietelo voi. Questo è cioccolato al latte.
foto 1 ) Ho messo nel microonde 600 grammi di cioccolato e l'ho fatto sciogliere a 750° solo a metà, infatti si vedono ancora pezzi interi (con questo metodo siamo sicuri che la temperatura è tra 40° e 45°).
foto 2 ) Dopo aver ben mescolato il cioccolato che si è tutto sciolto ( la temperatura è scesa a 33°-34° ) ho aggiunto del mycryo ( burro di cacao disidratato e micronizzato) nel rapporto 1/10 rispetto al cioccolato ( in questo caso ho aggiunto 6 grammi di mycryo) . Ho mescolato bene per sciogliere ed amalgamare il tutto.
foto 3 ) Ho aspettato che la temperatura scendesse a 29° per poter utilizzare il cioccolato
foto 4 ) Ne ho messo 300 g nello stampo e facendolo roteare ho rivestito tutto l'interno. Questo lavoro deve durare fino a che il cioccolato non ispessisce. Se l'ambiente è sui 17°-18° ( infatti ero scesa in taverna dove non accendiamo quasi mai il termosifone) ci vorranno circa 15 minuti ( non deve essere più freddo di così perché il cioccolato si addenserebbe troppo in fretta e verrebbe una parte molto spessa e una molto sottile )
foto 5 ) Il cioccolato si sta addensando
foto 6 ) A questo punto ho capovolto lo stampo ed ho atteso che il guscio cadesse giù. Ci sono volute circa due ore e qualche colpetto ben assestato sullo stampo.
foto 7 ) foto 8 ) fase della decorazione. Precedentemente avevo preparato stelle e cuoricini con del cioccolato plastico bianco colorato con sciroppo di rose e le ho attaccate con una goccia di cioccolato .
foto 9 ) Ho messo la sorpresa nel guscio ! Fase importantissima , altrimenti vi toccherà riaprire l'uovo ( a me è successo una volta...)
foto 10 ) Qui ho fatto una striscia di carta forno e l'ho pennellata più volte con il cioccolato temperato , poi quando questo è un po' ispessito ho avvolto l'uovo ormai assemblato ( metto del cioccolato temperato lungo i bordi ben livellati e unisco le metà)
con la striscia, ho aspettato che il cioccolato si indurisse e ho tolto la carta. La stessa cosa ho fatto per il fiocco !
foto 11 ) Ecco l'uovo finito ! L'ho chiamato "uovo funk" perché è un po' pazzerello come la mia nipotina alla quale è destinato !

Buona Pasqua !

sabato 8 marzo 2008

Facciamoci un croissant

















E' o non è la festa della donna ? E allora questa donna si fa dono di un croissant, di quelli speciali , di quelli di una volta e che ora non si trovano più nemmeno a fare il giro d'Italia a piedi.
Eppure non è difficile , basta un po' di pazienza e tanta tanta voglia di mangiarne uno ...o forse due...
Si comincia col fare la pasta : mettiamo nell'impastatrice 250 g di farina manitoba, 5 g di sale fino, 35 g di zucchero semolato, 125 g di acqua tiepida in cui abbiamo fatto sciogliere 10 g di lievito di birra. Mescoliamo bene, impastiamo almeno 10 minuti .
Facciamo una palla con la pasta e tagliamo sopra un disegno a croce. Copriamo la ciotola e facciamo lievitare ( raddoppiare) a temperatura ambiente ( 20 ° circa) .
Apriamo la pasta , stendiamola con le mani allungando le 4 punte della croce e sistemiamo 125 g di burro morbido al centro ( che deve rimanere un po' più spesso delle code) . Racchiudiamo il burro ricoprendolo con le 4 punte. Stendiamo la pasta delicatamente per non far uscire il burro fino a formare un rettangolo ( 3x1) alto 1 cm, pieghiamo il rettangolo in tre e dopo averlo chiuso in un sacchetto lo facciamo riposare in frigo per 30 minuti. A questo punto giriamo il rettangolo di 90° e stendiamo ancora, ripieghiamo di nuovo in tre e via in frigo per 30 minuti. Ancora un giro così e la pasta è pronta.
Stendiamo ad 1 cm di altezza e tagliamo una striscia regolare alta 15 cm in cui ritaglieremo dei triangoli isosceli. Arrotoliamo un triangolo partendo dalla base e curviamolo leggermente per dargli la forma di croissant ( la punta del triangolo deve trovarsi sotto ).Se si vuole farcire il croissant con miele o marmellata è questo il momento di inserirla: ne mettiamo una punta alla base del triangolo e poi arrotoliamo( non troppa sennò poi in cottura fuoriesce). Terminata l'operazione arrotolamento , facciamo lievitare i croissants fino a che non sono raddoppiati di volume .
Battiamo in una ciotolina un po' di latte tiepido e un tuorlo d'uovo e con l'aiuto di un pennello doriamo delicatamente i croissants, prima di infornarli a 200° per circa 20 minuti.
Per fare una cosa fatta bene, a questo punto serve una buona crema pasticcera ( io l'ho fatta aggiungendo del mycryo...slurp),
un coltello affilato , si taglia il croissant per la lunghezza, si farcisce ben bene e poi ..... Fine.

venerdì 29 febbraio 2008

Seppie gratinate



Ci sono tre cose che non mancano mai nel mare qui davanti : vongole, sogliole , seppie. Tutte e tre speciali, per sapore e ovviamente per freschezza. Le sogliole appena pescate hanno la bava sulla loro pelle e le puoi fare in tutti i modi , il migliore secondo me è appena scottate sulla griglia o fritte, le vongole sono squisite, saporitissime , sanno di mare , non come quelle più famose e "veraci" che essendo d'allevamento non sanno di nulla , le seppie per la loro freschezza sono difficili da spellare, ma la bravura dei nostri pescivendoli supera anche questo empasse.
A me le seppie piacciono in molti modi, come il classico seppie e piselli , da mangiare con la polenta , oppure seppie in zimino , fatte come quelle coi piselli ma con le biete, ma soprattutto mi piacciono gratinate. Condizione d'obbligo è che non siano grandi, al più come una mano.
Preparo innanzi tutto il pangrattato . Prendo 2-3 fette di pane umbro lo faccio asciugare nel microonde alla max potenza ( 2-3 minuti sono sufficienti , secondo le dimensioni delle fette) poi lo trito bene nel robot, aggiungo un pezzetto d'aglio, una manciatina di prezzemolo, 3-4 rametti di timo ( solo le foglioline), il sale che ci vuole, una macinatina di pepe e frullo ancora bene.
Poi metto un foglio di carta forno sulla teglia e sopra ci adagio delle fette sottili di patata, le cospargo con il pangratto che ho appena preparato, sistemo le seppie , ben distanti tra loro e cospargo anch'esse con il pangrattato, due -tre giri generosi d'olio e via in forno a 200° per 25-30 minuti. Il tempo dipende dalla teglia usata e quindi dalla quantità del cibo, l'importante è che le seppie non si asciughino e per questo bisogna guardare in continuazione che non scuriscano ai bordi.
Alzo un attimo il grill a 220° per l'ultima doratina e via a tavola.
Doppio slurp !

mercoledì 27 febbraio 2008

Muffins superprofumati




Il profumo di questi muffins mi ha invaso la casa. Vorrei farvelo sentire , ma ancora non l'hanno inventato il transfer olfattivo, per cui se proprio volete sentire com'è ve li dovete fare. Non ci vuole niente.
Ho preso due piccole arance non trattate, di quelle che mi ha portato mia sorella ( assieme a due cassette di arance amare ... per farci la marmellata ...chissà chi le pela ? io no di sicuro , dopo le 4 cassette che mi sono fatta spedire da Catania 2 anni fa , mi vien male solo a pensarci...), insomma ho preso queste due piccole arance, le ho fatte a pezzi con tutta la buccia e le ho frullate nel robot assieme a 3 hg di zucchero e a 4 cucchiai di olio extra vergine di Trevi, poi ho aggiunto 3 tuorli d'uovo, 1 cucchiaino di estratto di vaniglia e ho frullato ancora. Poi ho mescolato, a parte, 150 g di fecola con 150 g di farina 00 e 1 bustina di lievito, ho montato ben bene gli albumi rimasti con un pizzichino di sale ed ho versato le farine nel robot, frullando per amalgamare bene il tutto. A questo punto ho versato un cucchiaio alla volta di questa pasta densa nella ciotola degli albumi , mescolando con delicatezza e mettendo il successivo solo quando il precedente era ben amalgamato. Ho preso due stampi per muffins (12 formine in tutto) ed ho versato l'impasto a cucchiaiate facendo attenzione a non riempirle del tutto.
Ho infornato a 200° per 20 minuti circa, facendo la prova stecchino. Una volta sformati ho glassato i muffins con 125 g di zucchero a velo e 4 cucchiai di succo di arancia.
Siamo in Quaresima , ma cucinare non conta vero? Perché io non ci so proprio stare con la cucina in ordine e l'odore del detersivo mi disturba.

sabato 16 febbraio 2008

Biscotti meravigliosi




Biscotti meravigliosi

ingredienti:
4 albumi
farina 00 300 g
zucchero a velo 300 g
burro 260 g
la scorza di 1/2 limone grattugiata
1 b.na di vanillina
granella di nocciole Q.B.

Iniziare la lavorazione mantecando il burro con lo zucchero a velo (semimontatura).

Aggiungere la vanillina e la scorza di limone grattugiata , mescolare.

Aggiungere un albume alla volta, incorporare bene e poi aggiungere l'altro.

Lavorare bene il composto fino a quando risulta liscio ed omogeneo ( occorrono 20 minuti circa).

Aggiungere la farina setacciata a pioggia , un po' alla volta.

Una volta incorporata la farina, mettere l'impasto nella sac à poche con bocchetta liscia e tonda , abbastanza grande.

Distribuire il composto in una placca da forno sopra un foglio di carta da forno, formando dei mucchietti ( come per i bignè) che si appiattiranno in cottura.

Cuocere a 180° per 10' circa.

A meta' cottura distribuire sopra i biscotti un po' di granella di nocciole.

Sfornare i biscotti quando la circonferenza sarà appena dorata.


Ce ne sono tanti di biscotti buoni, ma questi sono MERAVIGLIOSI !

mercoledì 13 febbraio 2008

Paninoni gnam !


Paninoni gnam.

-250 g farina 0

-150 g manitoba

-100 g farina 00

-una bustina lievito di birra granulare

-30 g zucchero

-1 cucchiaino di malto

-2 uova+ 1 tuorlo per spennellare

-40 g olio extravergine

- 2 cucchiaini rasi di sale fino

Preparazione:

Mescolare le farine con il lievito sciolto in 50 ml di acqua tiepida, 2 uova, lo zucchero, il malto, il sale e 180 ml di acqua tiepida.
Impastare a lungo fino ad ottenere un impasto morbido e liscio che farete lievitare in una ciotola chiusa per 1 ora e 1/2 a temperatura ambiente..

Lavorate di nuovo la pasta e dividetela in 4 parti formando con ogni pezzo un cordone lungo circa 35 cm.
Con ognuno formate una treccia e fatele lievitare di nuovo per circa 45 minuti, coperte con un canovaccio.
Spennellate il pane con l'uovo diluito con poco latte e volendo cospargere di semi ( papavero , sesamo).
Infornare e far cuocere a 200°per 10 minuti e abbassate poi a 180°per 15 minuti .

Strudel viennese










Dose per 2 strudel
per la pasta :
400 g di farina
270 g di acqua
30 g olio extra vergine di Trevi
aceto di mele (1 cucchiaio)
1 pizzico di sale

per il ripieno:
pangrattato 60 g
burro 50 g
mele 8
pinoli 100 g
uvetta 150 g
cannella qb
zucchero 80 g

Accendete il forno a 220° C.

Preparazione:
Sbucciate le mele e tagliatele a tocchettini.
Fate sciogliere il burro in una pentola, unite il pangrattato e fatelo abbrustolire.

Per la pasta: impastate la farina con l’acqua a temperatura ambiente, unite l’aceto di mele, un pizzico di sale e l’olio.
Quando è ben amalgamatae liscia come la seta lasciatela riposare a bagno nell’olio ,chiusa in una ciotola, per almeno 2 ore in frigo ( io ce l'ho tenuta 5 ore).
Dividete la pasta in due , lasciando quella che non usate nella ciotola con l'olio, infarinate "leggerissimamente" la prima metà e stendetela con il matterello partendo dal centro verso l’esterno. Quando è ben stesa prendete delicatamente la pasta con le mani cercando di stendere i bordi tra il pollice e l'indice, poi, scaldandola con il dorso delle mani, allargatela più che potete. Eliminate il bordo della sfoglia che rimane sempre più spesso di tutto il resto.
Distribuite su tutta la pasta il pangrattato , le mele precedentemente condite con cannella e zucchero e da ultimo l' uvetta ammollata e i pinoli.
Arrotolate la pasta , formando lo strudel e chiudete bene i bordi . Spostatelo sopra un foglio di carta forno e trasferitelo, facendovi aiutare, sollevando il foglio per i 4 angoli sopra una teglia da forno. Spennellate la superficie con burro fuso e cuocete a 220° per 30 minuti. Quando si sarà intiepidito, cospargetelo di zucchero a velo fatto cadere da un passino.
Servite accompagnando con crema inglese.

NB: Nella prima foto si vede come deve risultare la pasta (questa che si vede è la metà in attesa).
Nella quarta , dove è iniziata la distribuzione della frutta, si nota sul davanti come la pasta diventa sottile al termine della lavorazione, infatti si vede in trasparenza la tavola che sta sotto.
Nella quinta , ecco il foglio di carta forno posto dietro lo strudel : ora con 4 mani si solleva e vi si adagia sopra.

Anche questa è stata una bella esperienza e una grande soddisfazione : sento che io e questa pasta faremo "grandi" cose...fagottini fritti e al forno, pacchettini tipo primavera ( basta non mettere lo zucchero) , e perché no ? una bella focaccia di Recco .
Magari verrà una focaccia di Morro ... Ma non per questo meno buona ! :-)

lunedì 11 febbraio 2008

Sono stata premiata !


Giorgia mi ha premiato ! Uao , sono commossa , e' stato un premio inaspettato e graditissimo . Devo pubblicare una foto per l'occasione.

giovedì 7 febbraio 2008

Castagnole con mele e uvetta


Beh , lo devo proprio dire: queste castagnole sono straordinarie ! Buone , buonissime subito e BUONE, BUONISSIME anche il giorno dopo !
Di solito le castagnole , una volta fredde, diventano pesanti , un po' malloppose...e invece queste sono squisite anche il giorno dopo. E poi l'aggiunta delle mele e uvetta le rende fresche e più digeribili. Ve lo posso dire io che ne ho mangiate una ... Lasciamo stare.
Allora, si fanno così.
Ho setacciato in una ciotola 400 g di farina 00 con 1 bustina di lievito, l'ho mescolata a 80 g di zucchero semolato e ho aggiunto un pizzico di sale. Poi in un'altra ciotola ho messo 3 uova e 200 ml di latte, 30 ml di olio extra vergine, le ho sbattute con una forchetta ed ho aggiunto 1 mela golden , grande, tagliata a tocchettini piccoli e 70 g di uvetta ammollata nel rum , strizzata e leggermente infarinata.
Ho mescolato bene il tutto e poi l'ho versato nella ciotola della farina , mescolando ben bene fino ad ottenere una pastella ben amalgamata , densa e compatta.
Ho scaldato l'olio extra vergine alla temperatura di 170° C e ho versato l'impasto a cucchiaiate usando due cucchiai da dessert ( uno per prendere , l'altro per aiutare la discesa) . Non bisogna riempire la padella, ma metterne poche alla volta e le castagnole devono galleggiare, insomma meglio una pentola alta e non troppo larga e usare abbondante olio. Mano mano che si cuociono le castagnole si voltano da sole ( la parte sotto più calda si lievita e si formano bollicine d'aria per cui tende a spostarsi verso l'alto : l'aria calda è più leggera di quella fredda n.d.r.) . Bisogna fare attenzione , è questa la parte più difficile delle castagnole, che non si coloriscano troppo e troppo in fretta sennò dentro rimarranno crude e quindi se è il caso spostare la padella fuori dal fuoco per poi riposizionarla sopra quando la temperatura sarà calata. Bisogna rivoltarle più volte , fino a che non saranno ben dorate , poi si scolano sulla carta, si sistemano sul piatto e si cospargono di zucchero a velo o di miele caldo mescolato ad alchermes. Io ne ho fatte un po con lo zucchero e un po' con il miele. Bone, proprio bone.

martedì 5 febbraio 2008

Pasticcini per il the


Mentre la casa è invasa dall'odore di frappe e castagnole ( c'è chi impazza oggi in cucina) io mi sono fatta questi pasticcini farciti con confettura di albicocca. Una tazza di the e una buona compagnia hanno completato il quadro. Buon martedì grasso !

100 g farina
100 g burro morbido
50 g fecola di patate
50 g zucchero
3 tuorli sodi
la scorza grattugiata di 1/2 mezza arancia non trattata
1 pizzico di sale
confettura a piacere

In un mixer mettete il burro morbido,la farina,la fecola,lo zucchero a velo,i tuorli sodi passati al setaccio,il sale e la scorza di 1/2 arancia.
Lavorate l'impasto fino a renderlo omogeneo e liscio, formate una palla e fatelo riposare in frigorifero avvolto nella pellicola.
Lavorate ancora l'impasto e dividetelo in tante palline che metterete sopra una placca rivestita di carta da forno.
Con il pollice fate un incavo sopra ad ognuna di esse e cuocetele per 15' a 170° C.
Passate la confettura nel passaverdure e scaldatela per renderla un po' più liquida poi con un cucchiaino mettetene una punta sopra ciascuna fossetta dei pasticcini caldi.
Fate freddare e asciugare.